Perché diverse adolescenti pensano che l’unico modo per farsi notare e accettare in un gruppo di coetanei passi per un look sexy e provocante?
Fin da bambine le nostre figlie sperimentano (dalla TV, dai personaggi dei cartoni animati, dai giocattoli, da internet, dai testi delle loro canzoni preferite, dalle vetrine dei negozi, dai social popolati di influencer di moda) un mondo e un sistema, potente e pervasivo, che fornisce loro un unico modello di femminilità di successo, tutto concentrato sull’apparire sexy e seducenti. E questo produce conseguenze ed effetti collaterali importanti nel loro percorso evolutivo.
Le vediamo continuamente preoccupate dell’apparenza e del giudizio degli altri sul loro aspetto al punto da sottrarre energie mentali e cognitive all’apprendimento e all’interesse verso altri settori che non siano legati all’estetica.
Da alcune ricerche é emerso che le ragazzine troppo attente al corpo e all’immagine, risultano meno brillanti in ambito scolastico, rispetto a coetanee che se ne preoccupano meno. E questo perché? Perché in generale questo cruccio eccessivo é fonte di bassa autostima che porta a sperimentare emozioni negative legate alla vergogna, al disagio, all’ansia e perfino al disgusto nei confronti di se stesse. Le false aspettative che nutrono nei confronti del sesso come strumento per acquisire affetto, potere o controllo rischia di trasformarsi in un boomerang e di portarle a costruire relazioni amorose inadeguate e insoddisfacenti.
Infatti, questa modalità di comportamento, le induce a crearsi un’idea mentale della femminilità e della sessualità, tale da farle aderire, più o meno consapevolmente, ai diversi ed innumerevoli stereotipi che presentano le donne come oggetto. Tendono così a considerare l’aspetto estetico e la bellezza come caratteristiche chiave che definiscono il valore di una donna.
Un consiglio ai genitori?
Il numero di ragazzine che durante l’adolescenza abbandona lo sport é doppio rispetto ai maschi. Ma se le priviamo della gioia e della soddisfazione di praticare attività fisica (intesa come esperienza che permette di vivere il corpo), alla fine lasciamo loro solo la possibilità di portare in giro un corpo da esibire, che ha valore non per ciò che vive e fa, ma per la capacità di stare al centro dell’attenzione e di attirare gli sguardi, lasciando che si muovano come se fossero sempre su una passerella.
Aiutiamole a costruire una “mappa delle competenze che secondo loro é necessario possedere per avere davvero successo nella vita” ed assicuriamoci che includano esperienze reali, non soltanto aspetti esteriori e preoccupazioni estetiche. Perché devono percepire che il loro valore non dipende esclusivamente dall’aspetto fisico o da tutto ciò che ha a che fare con la bellezza, ma anche dall’intelligenza, dalla capacità di espressione creativa e artistica, dalla capacità di essere/avere amicizie e saper stare in compagnia.