Rosa Perosi

I disturbi del desidero sessuale

Se io non mangio muoio. Se non ho rapporti sessuali la specie non muore perché qualcuno li ha al  posto mio. Ma nessuno può mangiare al mio posto, quindi la fame serve per la sopravvivenza del singolo. La spinta libidica, invece,  serve per il mantenimento della specie. Ma la posso delegare.

Il desiderio sessuale ci spinge fondamentalmente a fare queste cose: cercare una persona, sedurla, eccitarla. In linea di massima il desiderio sessuale  possiamo immaginarlo come l’automobile, se prevale il pedale dell’acceleratore, aumenta la spinta alla velocità; se prevale il pedale del freno, la macchina tende a rallentare. Noi potremmo avere un basso desiderio sessuale per mancanza di accelerazione o da eccesso di freno tirato.

 

Cosa deprime il desiderio? Ormoni, farmaci, depressione, partner non attraente, stimolazione inadeguata, emozioni negative, rabbia, stress, ansia, pensieri negativi, eccessiva familiarità, questi possono essere solo alcuni dei fattori di rischio.
C’è chi, per aumentare il desiderio, cerca di introdurre delle novità nella coppia, senza scomodare terze persone, ma il “tromb-amico” è sicuramente più facile da introdurre.
Il trombamico non scalfisce la coppia, anzi sessualmente può attivare meglio, mentre, se mi innamoro, il desiderio verso il partner ufficiale si chiude.

Ci sono differenze tra uomo e donna nell’espressione del desiderio?
Certo, ci sono alcune differenze biologiche/neurologiche, le aree cerebrali dell’uomo sono molto più ampie ma meno complesse; l’uomo ha 100 volte di più i recettori del testosterone rispetto alla donna. Il testosterone nel maschio declina progressivamente, mentre nella donna in maniera brusca. Il desiderio sessuale pulsionale nell’uomo è più costante e più continuo. Nella donna è più discontinuo. Gli impulsi sessuali nell’uomo sono più frequenti ed intensi. La donna è più vulnerabile ai fattori relazionali o al contesto in cui si trova. L’uomo, poi, fa  pace col sesso, mentre la donna per fare sesso deve fare pace nella relazione. Nel momento in cui gli uomini invecchiano e vanno in andropausa diventano sempre più simili alle donne. Se a 30 anni litighiamo l’uomo ha ugualmente lo stesso desiderio di sempre, di fare sesso; 30 anni dopo c’è un blocco: nel momento in cui il testosterone scende, l’uomo diventa più vulnerabile al contesto. Quella  donna che è abituata ad avere il maschio che la cerca, quando lui smette di cercarla  rompe un equilibrio e la coppia deve trovare un nuovo riadattamento, altrimenti, quando il drive smette di spingere, la coppia si paralizza.

Cosa sostiene il desiderio dentro di noi? Il divieto. Se possiamo trasgredire, la trasgressione ci attiva sessualmente. Oggi come oggi, trasgredire è un casino. Oggi le persone utilizzano il cellulare per trasgredire una regola. E non è detto che si usi il cellulare per fare sesso con altre persone, ma lo si usa per fare qualcosa di proibito, all’insaputa degli altri. Una larga fetta di trasgressioni si fermano lì, non vanno oltre. 30 anni fa i divieti erano assoluti, oggi non ci sono più divieti. Si arriva facilmente con Tinder  o altre Applicazioni, ad esempio, a trovare subito qualcuno con cui avere rapporti sessuali. Non c’è più il gusto della fatica. Certo ci hanno agevolato la vita ma hanno innescato tutta una serie di disturbi. Oggi l’uomo che non si sente desiderato va in crisi.

Perché svanisce il desiderio, la passione? E’ complesso da valutare ed ogni caso è una storia a se.  Nella nostra società si pensa che il matrimonio sia la tomba del sesso, quindi c’è un’idea de-erotizzata del matrimonio; l’eccesso di disponibilità toglie il desiderio; la relazione istituzionalizzata; l’eccesso di familiarità; l’effetto bravo ragazzo (tanto più lui diventa affidabile, tanto perde di attrattività sessuale. L’affidabilità sul sesso, non paga); mancanza di trasgressioni (il sesso con il marito è più comodo che eccitante); il sesso diventa meccanico e prevedibile. Le tecniche ed i preliminari sono sempre prevedibili.  Il linguaggio per chiedere il sesso (“oh ci facciamo una trombata stasera?”); distrazione cognitiva durante il rapporto (c’è poco tempo, siamo stanchi, siamo incompatibili…); se compaiono i figli nel ruolo materno e paterno è difficile passare al ruolo di amante; la mancanza di autodesiderabilità (non mi sento più desiderata, non metto più vestiti sexi, perdo autostima…).

Esistono due situazioni emblematiche:

  • Il desiderio sessuale è sempre stato debole, compensato di solito dalla componente affettiva;
  • dopo una partenza pirotecnica, la coppia abbandona gli investimenti sulla propria vita sessuale che perde gradualmente la sua energia fino a spegnersi.

Il risultato finale appare molto simile, ma la risoluzione del problema è invece  fondamentalmente diversa.
Nel 1) caso bisogna costruire qualcosa che non è mai esistito;
Nel 2) caso bisogna recuperare qualcosa che è andato perso.
Più facile a dirlo che a farsi, visto che spesso i tentativi di soluzione messi in atto dalla coppia non solo non risolvono, ma addirittura complicano il problema.
L’aiuto di un esperto può essere invece molto efficace ed è pertanto il più indicato per ottenere quello ‘sblocco’ che voi desiderate.