Rosa Perosi

L’Ansia, nemica della passione

Fare l’amore è uno  dei piaceri che ti regala la vita; è un fenomeno complesso, una forma di comunicazione, di arte, di gioco, di sperimentazione che coinvolge i sensi e tutto il corpo e grazie all’immaginazione, rende l’atto sessuale più intenso e soprattutto più eccitante e intrigante.

Ma sappiamo bene che  nonostante siano trascorsi  50 anni dalla rivoluzione sessuale, i temi erotico-sessuali generano ancora oggi molto imbarazzo, soprattutto in quei casi o in quelle circostanze in cui si presentano degli “intoppi” che, nel caso della Disfunzione Erettile, gli uomini cercano banalmente di gestire con ironia o sdrammatizzando il discorso, così da allontanare o da evitare un’analisi più profonda. In un’alta percentuale di casi, soprattutto in chi ha meno di 40 anni, dietro queste spiacevoli situazioni, la causa non è organica ma psicologica, spesso inconscia e, soprattutto, impone al paziente di impegnarsi ad individuarne l’origine, ad ammettere qualche verità scomoda e a tirarsi su le maniche per risolvere.

Che cos’è una disfunzione erettile?

Il desiderio, l’eccitazione, il plateau, l’orgasmo e la risoluzione sono le fasi ed i momenti che caratterizzano la risposta sessuale umana; la durata e l’intensità di queste fasi è soggettiva. Diverse sono le variabili e i fattori che possono incidere sulla qualità della risposta sessuale e, tra questi, vi sono, nell’uomo, l’ansia che può causare un problema di  disfunzione erettile. Si tratta di un disturbo dell’eccitazione sessuale che per essere diagnosticato deve essere presente da almeno sei mesi e non deve dipendere né da un altro disturbo mentale, né dagli effetti collaterali di un farmaco, da sostanze psicotrope o da un’altra condizione medica. Tra i sintomi c’è la difficoltà o impossibilità ad ottenere un’erezione e a mantenerla nel tempo. Si distingue una disfunzione erettile primaria da una secondaria (la forma più comune), quella generalizzata da quella  situazionale.

Ma perché l’ansia è così importante e come influenza il sesso?

L’ansia, insieme alla depressione e allo stress, è l’elemento psichico che più negativamente influenza un’erezione. Gli uomini che tendono a dare un’eccessiva importanza alla performance erotica la vivono non più come un piacere ma come se fosse un test; in queste circostanze dominerebbero pensieri negativi legati alla paura di non riuscire a raggiungere certi standard.

Nello specifico, l’uomo temerebbe di non raggiungere o mantenere un’adeguata erezione per tutta la durata del rapporto. Si tratta di costrutti influenzati da diverse dinamiche mentali: la presenza di alte aspettative, la paura di non essere all’altezza, l’imbarazzo generale o la non accettazione del proprio corpo, la paura di un rifiuto, di lasciarsi andare, di essere criticati, il bisogno di tenere tutto sotto controllo, la poca esperienza. Anche la bassa autostima, l’aderenza a specifiche ideologie o la scarsa educazione sessuale alimenterebbero le ansie sessuali. La presenza di questi pensieri “disturbanti” sono il terreno fertile per l’ansia da prestazione che impedisce al soggetto di mantenere il giusto focus sulle sensazioni e sul piacere, tipici dell’esperienza erotica, permettendo alla paura e alla preoccupazione di manifestarsi sotto forma di sintomo fisico; tutto questo farebbe precipitare l’uomo in un  loop di tipo ansiogeno, nutrendo ed accrescendo le sue paure. È la tipica profezia che si auto-avvera: la più alta dimostrazione del forte collegamento mente-corpo. Il risultato è che l’uomo  assume il ruolo di osservatore e di giudice severo della propria prestazione sessuale. L’ansia percepita va a determinare uno squilibrio neuroendocrino di tipo adrenergico e, di conseguenza, blocca l’erezione del pene, influendo sulla sua durata. Non godendo delle esperienze sessuali e percependo di non avere più potere sul proprio corpo, arrivano anche il disagio ed il nervosismo che, in un enorme circolo vizioso, producono tutti i più tipici sintomi da stress.

Come superare l’ansia sessuale?

Una volta accertato che le disfunzioni erettili non derivano da cause fisiologiche o dall’uso di specifiche sostanze/farmaci, occorre agire sul piano psicologico. In quei casi in cui è l’ansia ad essere da impedimento del pieno raggiungimento del piacere erotico, è sempre consigliabile un percorso specifico di Consulenza Sessuologica, che per sintomatologie di questo tipo non prevede tempi eccessivamente lunghi per una risoluzione anche duratura.